Fattoria La Capra Campa

Chi siamo | La nosra storia

Fattoria

La Capra Campa

Chi siamo,

la nosra storia

La nostra storia

 

Valerio e Roberta avevano un sogno. Ne parlavano, ci ragionavano, lo modellavano arricchendolo di elementi nuovi.

 

Un giorno Roberta fece un disegno. Disegnò una grande casa immersa nel verde, una casa con tante stanze che avrebbero potuto ospitare amici, conoscenti o sconosciuti che sarebbero transitati da lì per concedersi il piacere di un pasto, di un week end o anche solo di qualche ora in connessione con la natura, per ascoltarne il canto, per respirarne l'inebriabile profumo.

 

Disegnò un grande campo coltivato, grandi alberi da frutta e lunghe file di orto che solo Madre Natura avrebbe potuto rendere così ricchi e colorati. Disegnò un grande recinto, zampe, orecchie codini e scrisse a chi appartenevano (perchè il disegno era poco chiaro, gli animali erano un pò tutti uguali): c'erano asini, pecore, capre, maiali; c'erano conigli, galline, tartarughe, c'erano cani e gatti; e c'erano Valerio e Roberta che si prendevano cura di questa grande e variegata famiglia.

 

C'era il bosco, c'era il cinguettio degli uccelli, c'era il rumore dell'acqua nel ruscello, c'era l'aratro che fresava la terra; c'erano i bambini che conoscevano gli animali, e anche gli adulti li conoscevano sperimentando quel sentimento profondo che solo gli animali, con la loro purezza e semplicità, sanno far emergere.

 

Quel disegno rimase per oltre un anno attaccato al frigorifero dell'appartamento al 6° piano in città in cui Valerio e Roberta vivevano. Era lì, in paziente attesa. Finchè non arrivò il momento di cambiare collocazione.

 

Ed è qui che il nostro sogno inizia a prendere forma, non più sotto forma di carta e inchiostro ma di lavori da fare, recinti da costruire, legna da tagliare, bosco da pulire, piante da piantare, semi da seminare, animali da accudire.

 

Ed è qui che abbiamo incontrato, conosciuto, portato dentro il nostro disegno, un po’ come faceva Mary Poppins, gli ospiti che venivano a trovarci, per 5 anni centinaia di persone ogni mese salivano in Valle Imagna, in provincia di Bergamo per pranzare o dormire nel nostro piccolo agriturismo, visitare il rifugio, incontrare gli animali salvati, che crescevano di numero... anno dopo anno…

E quando siamo arrivati a circa 70 animali rifugiati ci guardavamo intorno e quello che ci era sembrato il posto perfetto iniziava a starci stretto… o meglio, a stare stretto a loro…

E siccome i cambiamenti non ci hanno mai spaventato abbiamo ricominciato la ricerca di un posto più grande, con un pascolo grande dove gli animali potessero essere ancora più liberi e dove avremmo potuto accoglierne qualcuno in più…

E la ricerca, inizialmente circoscritta a dove avevamo messe le radici di molti alberi da frutto e che ci aveva regalato tante emozioni e tante nuove amicizie, ha poi dovuto superare i confini provinciali e poi anche regionali…

Abbiamo esplorato nuovi mondi, nuovi panorami…

Fino a quelli delle colline di vigneti e noccioleti che ci hanno conquistato… le langhe astigiane…

Ed è qui che abbiamo navigato fino a gettare l’ancora…

… ma stavolta a bordo non c’erano con noi solo la piratessa Maya e i pirati felini… stavolta la nostra nave assomigliava più alla famosa arca…

Ed eccoci qua, siamo sbarcati su una nuova isola, fra mille tempeste, ma più carichi che mai e con tante consapevolezze in più…

E abbiamo ricominciato dall’inizio, a costruire casette, recinti, a pulire pascoli….

E poi sono sbarcati anche loro, gli animali del rifugio… una nuova avventura… insieme…

Ed è qui che potrete venire, un nuovo avamposto rivoluzionario, dove gli animali sono liberi, di vivere di esistere, di resistere…